Il fatto è che ho riflettuto a lungo salvo poi accorgermi che era passato molto tempo e lo specchio mi restituiva un'immagine diversa. Quante volte ci siamo detti che "da domani, giuro...". Io da domani da mille anni dovrei non avere paura di chi vuole farne, dato che la maggior parte delle volte è solamente un bluff. Da domani dovrei cessare di desiderare quello che non possiedo, quello che non è mio e tutto quello che non si vede, epppure: "l'essenziale è invisibile agli occhi". Da domani il mio cuore non chiederà più di aver bisogno di non avere bisogno di nessuno. Non mi guarderò più indietro, eppure so già che non sarei capace di fare più di tre passi senza voltarmi. C'è da dire che sono una di quelle persone che per sentire la felicità le basta una carezza, un foglio bianco, una penna e un té caldo. Sono una di quelle che hanno il brutto vizio di dire "vai via", per vedere se poi quella persona resta. Sono una di quelle che ringhia, ringhia, ma poi ha bisogno dell'amore.
In fondo, da domani si vedrà. Credo che non ci sia motivo di ricordare i nostri errori, le promesse non mantenute, ora che si è già un passo più avanti e sicuramente non si è minimamente migliorati. È impossibile eliminare il dolore che è stato pensato apposta per noi, ma si può esser consapevoli che tutto passa in fretta.
Poi, per quento riguarda il passato basta pensare a quella canzone: "guarda l'amore cosa fa, non sono niente i ricordi di fronte a quello che verrà".