Mi fido perchè anche se litighiamo, sappiamo che l'orgolio non è che in fin dei conti serva a qualcosa, che gli perdonerei tutto. Perchè non sono brava con le parafrasi delle emozioni, ma so leggerle in un movimento, in un suo sguardo e lui pure. Per non star a parlare poi della mia goffaggine che tanto sortisce tenerezza, quando è capace di appiccicarmisi addosso quando cerco un'interazione col mondo a me affine.
Ma qui no. Qui, ogni barriera sembra scomparire in un istante: basta un contatto d'intesa. Che, poi, in due contro questo mondo si spacca il cielo...
Sono cresciuta, qui: nella polvere, sudore, fango e cielo terso. Qui tante volte me ne sono andata gettando tutto a terra, o cadendovi, vinta dalla frustrazione. E qui ho imparato a stringere i denti e tenere duro, anche quando ogni sforzo pare vano. È stato qui che è nata la mia tenacia ed ho imparato a lasciar sortire la sottile dolcezza che dimora nel mio più profondo angolo nascosto. Ho vinto, riso, pianto, sporcandomi di sabbia dalla testa ai piedi.
Ho imparato il vero significato delle parole: fiducia, lealtà, amicizia, amore.
Così, qui puntualmente torno, per ritrovare me stessa o, perlomeno, quella parte di me più reale, completa. Quella parte che altrove non portebbe sopravvivere.
Ed è per questo che, a quella parte del misero genere umano che ancora mi chiede: "perchè?" o, peggio non riesce a comprendere (forse semplicemente non ne è in grado) e mi pone la questione: "Ma chi te lo fa fare? Lo rifaresti?"
Sì. Per mille vite ancora.
Io pure.
RispondiEliminaBrava Alice!
Il lavoro con i cavalli sporca fuori, ma pulisce dentro.
RispondiEliminamamy