domenica 28 ottobre 2012

In amore, non si vince mai. (Amor vincit omnia)

Sono tornata, fenice, più forte di prima. Credo che nella vita ci sia bisogno di attimi di silenzio, di tormentata pace e sere a letto presto, mentre fissi la luna piena e vorresti smetterla di pensare.
Credo che i silenzi siano necessari per fare il punto. E ricominciare a scrivere la propria vita.
E vorresti di più. Più sogni e meno desideri sfuggevoli, più sole e meno vento gelido, più gelato e meno complessi, più amori che rimangono e combattono.
Noi, noi siamo il "più". Pensaci, due meni moltiplicati non danno forse somma postiva? Ma in matematica non sono mai stata afferrata, io. Tu? Il mio esatto opposto.
E vorrei più differenze per fare come le calamite ed aumentare la capacità magnetica di attrazione.
Mi sono presa il mio tempo, il mio spazio, le mie paure, la mia rabbia. Mi sono ripresa me stessa.
Ricordate quel groviglio di capelli rossi? Domati. Tornati in nero, ma non al nero.
Ricordate quei sogni troppo grandi sul cuscino e le aspettative deluse? Punti e sgonfiati con rose rosse.
Tutti abbiamo sogni della grandezza di un pugno e cuori che non resistono all'impatto. Tutti abbiamo paure, debolezze e, soprattutto, bisogno di sentirci amati.
Abbiamo la facoltà di sognare e non ricordarci cosa. Bisogno di vincere, arrivare primi e tagliare il traguardo o sbattere a terra sul ring l'avversario.
Mi sono presa il mio tempo ed ho capito. Ho capito che, però, in amore no: non si vince mai.
Mi sono presa il mio tempo, persa nelle pagine consumate di un libro, ed in una canzone che troppe volte ha assaporato le mie lacrime.
Io non ho bisogno di nessun eroe. Non ho bisogno di nessuno che sfidi draghi o i miei mostri sotto il cuscino, né di collier di diamanti o imprese eccezionali.
Ma ho bisogno che qualcuno veda oltre il mio sorriso, senza perdersi nel blu degli occhi liquidi.
Di una coperta calda, che l'inverno è tornato a soffiare da sotto la porta il suo alito gelido e una cioccolata calda che il mio umore altalenante ringrazia commosso, sia mai che gli occhi vogliano seguirlo...
Ho bisogno di te. Che, quando non ci credo più neppure io mi ricordi che:
"amor vincit omnia".

domenica 14 ottobre 2012

Saremo luce, che attraversa il buio e profumo di brioches la mattina. (Sai, amore)

Alle volte penso che dovrebbe esserci un orario, la sera, in cui tutti decidono di accendere la luce.
Un orario, la mattina, in cui tutti siano svegliati dal profumo di brioches di quando erano piccoli.
E un giorno, nella vita, in cui tutti decidono di amare, di esprimere ciò che provano.
Quel giorno non è ancora arrivato. Ma io, ho fede, sapete questo mondo e questa vita, facili combattenti non sono.
Sai, sono di parole difficili io. Le parole non mi rispecchiano. Io sono punteggiatura, inchiostro su una pagina bianca, pause, respiri, silenzi, esclamazioni e soprattutto punti interrogativi.
È difficile cavarmele dalla gola, è difficile trovarmi, sono negli spazi tra le parole, là dove è difficile entrare, lo so, è insopportabile.
E vorrei riuscirti a dire che quando litighiamo le mie energie si spengono come quando usi troppo il computer, scrivendo a notte fonda, e la batteria cala. E ora che tutto è al suo posto, mi fa paura: è un po' come chiudere gli occhi e lasciarsi cadere all'indietro senza sapere se la terra ci sarà quando ne avrai bisogno. È un po' come prima, quando non litigavamo ed eravamo solo felici.
Vorrei dimostrarti con gesti e parole ciò che provo per te. Perché forse, non lo faccio mai abbastanza. Non dimostro mai tutto quello che sento, perché mi è difficile, perché non trovo le parole, perché, perché, perché sono un disastro.
Ma sono un disastro che può essere maldestro, buffo e che so che ami.
Per la prima volta, non voglio che finisca. Per la prima volta, non voglio cambiare.
Per la prima volta, sono stanca di scappare.
Troppe volte sono rimasta in silenzio e non avrei dovuto. A partire da quando mi dicesti "ti amo" sotto la neve, con la casa in fiamme, ricordi?
Ho avuto paura, è vero, ed è anche vero che non ci ho creduto.
Ma, sai, le parole, alla fine le ho sempre trovate. Ci ho messo un po', hai ragione. Ma è tutto qui.
Ci ho messo molto, vero. Ma è per amore.
Ma è amore.