Sorellina, so quanto questo possa fare rabbia, la consapevolezza di non potere avere ciò che più si desidera accanto... Eppure non si può avere tutto. Voglio dire, dove lo metteresti? Per me, qualora si avverasse improvvisamente sarebbe una pugnalata in pieno petto: il mio mare in tempesta si calmerebbe tutto ad un tratto e così pure i battiti cardiaci. Sai, all'amore e agli addii ci si abitua gradualmente: le cose che contano crescono piano, in silenzio, e nemmeno te ne accorgi.
E la rabbia della consapevolezza? La rabbia non fa parte di te: non è nata con te. Lei è un'idea che nasce da dentro, dal subconscio senza sapere come ella vi sia arrivata. Sai, io prima conoscevo solamente delusioni, volevo scappare, evadere da me stessa e da quella rabbia, finendo per lasciare il mio cuore alla mercé di chi potesse spezzarlo. Perché in quel momento ti crolla il mondo addosso, il tuo mare s'increspa e minaccia tempesta, le impalcature dei tuoi progetti crollano, le gambe tremano, il cuore si accartoccia e tu implodi.

Io, questo cuore non voglio più doverlo cucire. E tu, stammi bene a sentire, sappi che se qualcuno ti spezza il cuore, devi dargli un pugno in faccia. Non ridere, parlo seriamente. Dagli un pugno in faccia e continua a correre e forse un giorno capirai perché se
serve sempre andare lontano per trovare sé stessi e tutto ciò che abbiamo perso.
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