mercoledì 26 gennaio 2011

Questo sentimento non sarà oggetto di grida.

Vi scrivo di ciò perchè vive in me, nuota nelle mie arterie, soffia sul mio petto: non conosce ragioni, non ammette imposizioni.
Io non so chi si diverta a giocare coi nostri destini, ma chiunque sia possiede indubbiamente uno spiccato senso dell'umorismo ed una buona dose di ciniscmo, nevvero?
Siamo esseri ostinatamente convinti della nostra razionalità. Eppure, capita che la nostra opinione muti come il vento. Il nostro sguardo cambia, succede così. Succede che un giorno i libri, le parole delle canzoni, la tazza sulla scrivania, le penne sparse sul pavimento, la sciarpa sulla sedia cambino colore. Certo, rimarranno pur sempre integri nella loro natura libri, canzoni, tazza, penne e sciarpa, ma con qualcosa in più. Con una sfumatura suggeritaci da ciò che abbiamo in eccesso. Ricordate? Il cuore è una spugna.
Accade che le nostre ferree convinzioni crollino sotto il peso di una nuova energia. Da dove provenga non so dire: il cambiamento può esser lento, impercettibile, sicchè un giorno ci rendiamo conto che il nostro sguardo verso qualcuno o qualcosa è mutato. Nulla si crea e nulla si distrugge. Questa energia, semplicemente, è stata da sempre presente in noi: è nata con noi, ha vissuto con noi, si è coricata ogni sera con noi per svegliasi abbracciandoci al mattino. Era solamente una questione di tempo e nutrimento, dopotutto, un albero non può odiare la terra e viceversa.
Sorrido mentre mi contraddico, mentre questa confusione prende lentamente forma e ritorna alla sua natura. Sì, mi contraddico, come disse qualcuno: "Io sono vasto, contengo moltitudini."
Ma questa novità non sarà oggetto di grida. Non mi sentirete urlare nè scrivere oltre. Dal momento che suddetti sentimenti implodono in me ogni giorno.
E allora? Allora basta. Ma dai, ridiamo di questa pazzia. Allora? Che ne dite?
Al mio tre, tutti, anche chi è ferito deve ridere. Non perchè lo obbligo io, ma perchè è fantastico ridere di cuore.

Nessun commento:

Posta un commento