Ciao sorellina, è parecchio che non ti scrivo. Perdonami.
Ultimamente non mi succede nulla di che, è solo che sono stanca di parlare di me e di mentire a riguardo, odiando poi chi mente su cose di questa portata. Sono stufa di dire cosa penso ma mai fino in fondo, di omettere come sto mentre esplicito come io credo di stare.
Capiterà anche a te, sai? Capiterà anche a te di ritrovarti a correre sotto la pioggia, con le scarpe da ginnastica fradice, per cercare di scaricare a terra la rabbia come usano fare i fulmini.
Ti capiterà, perché saprai quanto devastate sia odiare chi tace i propri sentimenti e non si lascia cadere nel vuoto, salvo poi accorgerti di essere tu la prima a stare in bilico sul cornicione.
Oppure non accennerai nemmeno ad avvicinarti al bordo, chiedendoti solamente quanti passi ti separino dal salto, di quanti battiti è composto un sentimento, e rimandando. Sai, è solo quando fai ben attenzione a non perdere la testa, a non fare un passo sbagliato per non scivolare, che l'hai già persa da un bel pezzo cadendo. Qualora dovessi vederti esitare, non ti spingerò certamente, ma ti farò solamente notare che sì, così è tutto apparentemente più leggero, salvo poi chiederti se credi che ciò sia realmente meglio.
Io stessa non ho idea quanti battiti il cuore debba saltare per riuscire a far sì che tu possa esprimerti, ma so che quel tempo non è certamente di quattro quarti, perché, altrimenti, almeno a qualcun altro, non farebbe paura.
Cercherò poi di ricordarti che ci fu anche chi, aspettando il treno giusto, finì per passare la vita alla stazione sbagliata…
Sorellina, sentiti libera di chiedermi se io abbia mai realmente amato qualcuno, così che possa risponderti di no. Io credo di non aver amato nessuno mai, tranne qualcuno, sia ben inteso.
E non crederti in torto se proverai rabbia nel sentirti chiedere indiscretamente se sia per caso tu "quella" ragazza più giovane, perché la gente parla fin tanto che non trova qualcosa da dire e perché lui dimostra fondamentalmente i suoi anni, mentre tu non sai più quanti sono i tuoi… Ma gli occhi, loro, sono della stessa dimensione, te lo giuro.
Sai, se fossi Battiato, ti direi che ti proteggerei dalla paranoia e dall'ipocondria, dagli sbalzi d'umore e dalle lune distorte. Ma non posso fare altro che esortarti a desiderare qualcuno al tuo fianco che ti vesta, giacché, diciamocelo, a spogliare son bravi tutti.
Ti ricorderò poi che nulla dura troppo a lungo e che, anche se entrambe lo sappiamo, a questo,
non ci si abitua mai.
E proprio non so dirti altro, amore, se non confidarti un ultimo segreto: quelle come noi, non sanno abbandonare.
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