lunedì 19 dicembre 2011

Brucia, dicembre, quanto brucia.

Eppure non importa se i sogni che possediamo sono talmente tanti da sovrastare il numero di stelle a cui appenderli, dal momento che i mostri se ne stanno al caldo sotto al cuscino e gli incubi hanno la forza sufficiente per aggrapparcisi ai capelli. Oggi questi ultimi mi causano un po' di freddo all'anima e il gelo inizia a screpolarmi anche il cuore. Freddo che pure la cioccolata calda non riesce ad alleviare, e le altre tre tazze di bevande calde nello stomaco finiscono solo per stordirmi.
Nottate, giornate come quelle passate fanno sembrare quei sogni troppo fragili per la morsa di questo gelo, per i morsi degli incubi che se li mangiano in un boccone...
Eppure le lacrime son calde e bruciano. Quanto brucia dicembre.
Scrivo male oggi, non ho grandi parole nè poesie in testa, ma solo pensieri random confusi e annebbiati. Oggi non scrivo per gli altri, scrivo per me. Volete capire altro semplicemente leggendo quello che scrivo? Ebbene, sappiate che metto un punto tutte le volte che penso che troppe parole finiscano per essere inutili. Metto un punto quando mi sento un po' spenta e con poca voglia di parlare. Punto quando nascondo tutto dietro il mio finto menefreghismo, cinismo, indifferenza, chiamatelo come volete voi. Il punto sta zitto, il punto è silenzio.
È che se non scrivo la testa sembra volermi scoppiare. È che se non scrivo le lacrime finirebbero per tingersi di nero e rovinarmi il sorriso, il trucco. Sono grande. Devo esserlo: questo mondo ci vuole grandi perché possiamo arrivare in alto. Solo che io son rimasta alta un metro ed una lattina. Solo che in alto vedo solamente i miei yogurt al supermercato. Solo che "pensavo a quanto è inutile farneticare
e credere di stare bene quando è inverno e te, togli le tue mani calde... non mi abbracci e mi ripeti che son grande".
Ho recuperato quel che resta dei sogni e li ho messi nel cassetto del comodino alla rinfusa, spiegazzati, sgualciti, al rovescio: non importa come. Importa il sapere dove sono. Importa il fatto che questo freddo non uccida nessuno e che, forse, mettendo una sciarpa e qualche maglia in più al cuore ed all'anima posso continuare anche su una strada diversa. Tanto, i sogni, stanno bene ovunque; non solamente in questa parte di cielo, di mondo che è troppo piccolo per tutta la vita che mi sta scoppiando dentro.
Brucia, dicembre, quanto brucia.

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