Ora, del loro ricordo che mi appare sfumato come la condensa sui vetri della mia anima, dove con un dito ho imparato a scrivere i miei pensieri, riesco a percepirne solamente il profumo tra il latte caldo e la polvere di cioccolato. Tra uno sbadiglio e una lacrima, finisce che mi ritrovo a piangere sul latte appena versato. Cosa da non fare, nevvero?

Avrei talmente tante cose da dirgli, talmente tante cose da raccontare che finisco per lasciare fare. Sto a guardare, questi sogni, mentre ridipingono la mia vita, per poi dissolversi, nascondersi nei silenzi.
Io cerco di capire comunque, l'ho sempre fatto. Come loro con me, come tu con me, come me con noi.
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