martedì 12 aprile 2011

Non avete paura di perdervi qualcuno di meraviglioso, lì fuori?

Non mi preoccupo più di avere pensieri fatti di virgole e punti di sospensione e che le parole si facciano desiderare: non ho fretta d'imprimerle su carta, ho tutto il tempo del mondo. E, poi, voglio viverle un po', queste parole. Cosicchè solo quando diventano troppo ingombrati e prima che sfioriscano o divengano troppo banali, prima che accada come quando ti innamori di un persona chessò con la macchina rossa e ti accorgi solo in seguito che il tuo paese è pieno di macchine rosse... Allora, le consumo.
Mi piace sentirmi così: riempirmi lo stomaco di farfalle che non fanno rumore. Mi piace l'idea di gelati sciolti in mano, su una panchina condivisa, di un "buon giorno" appena accesso il cellulare, che ti fa sorridere e tirare calci sotto le lenzuola per soffocare il buon umore.
Sapete che vi dico? La gente non è un'abitudine. C'è chi colleziona vecchie fotografie, francobolli, chi si comporta come se esistere fosse la cosa più naturale di questo mondo. io stessa, alle volte, guardo senza vedere sin tanto che non mi si aprono gli occhi fa fuori, sin tanto che qualcuno non si affaccia alla porta del mio mondo, dove ammucchio parole e cd aspettando che qalcuno le legga e che s'impolverino... Giacchè, è risaputo, la musica prende quella piega jazz solo quando la copertina s'impolvera.
Ho una lunga schiera di sguardi rubati, conservati in quelle scatole che riempi di cose vecchie, che profumano di ricordi e lasci sotto il letto; quelle che ti ritrovi ad aprire quando il tempo ha fatto il suo dovere e i contenuti sono ricordi che pungono la pelle e fanno tremare il cuore e le gambe.
Sguardi rubati nei locali che non conosce nessuno, quelli che trasmettono msica bassa e hanno quadri angoscianti appesi alle pareti, mentre sorseggio il mio cappuccino, dimenticandomi di quanto odio il caffè zuccherato. Sguardi strappati da persone in scontri frontali nelle librerie, perchè solo loro sanno quanto adoriamo gli autori impilati in ordine alfabetico, dai ragazzi che leggono alle fermate del bus dopo scuola, finalmente liberi da qualsiasi vincolo: nichilismo letterario. E poi sguardi presi dagli occhi di chi ti sfreccia accanto, mentre cammini sul marciapiede.
Io verrei sorridere ad ogni persona che incontro e dirle: "Ciao, sai, noi, esistiamo insieme. E credimi, dietro questi capelli rossi arruffati, occhi trasparenti, c'è ben altro. Se solo avessi tempo e voglia di andare oltre: scavare sotto pelle, potrei piacerti. Se solo ti fermassi per sentirmi parlare anche solo del tempo o del posto dove fanno i coni gelato migliori, quelli che sono dolci solo se condivisi; se solo mi ascoltassi, invece di fermarti ad osservare la scorza, dannazione, potrei piacerti."
Perchè siamo fatti così: sfioriamo le persone sul marciapiede, per strada, nei negozi, come fosse un'abitudine: la cosa più palese di questa terra.
Ma voi, non avete paura di perdervi qualcuno di meraviglioso, lì fuori?
Io sì.

1 commento:

  1. Io non ho paura, perché ogni persona che incrociamo sul nostro cammino prende qualcosa di noi, ma soprattutto ci lascia qualcosa di sé. Pezzi di puzzle che solo all'apparenza paiono disorndiati, ma che sanno mettersi in un ordine del quale non conosciamo la saggezza, né il disegno: non ci serve, qui e ora. Io non ho paura di perdermi qualcosa, qualcuno, perché so che sul mio cammino troverò tutto e tutti quelli con cui potrò costruire un pezzo della mia vita e della loro. Oggi, durante il seminario che abbiamo tenuto davanti agli allievi del Liceo di Mendrisio, una persona ha portato la propria testimonianza, raccontandoci di essere andato in Brasile in vacanza con un bagaglio molto pesante: sapeva che di lì a qualche anno avrebbe perso completamente la vista. Lo sapeva e voleva vedere più mondo possibile. Aveva anche un'insufficienza renale, era molto malato. In Brasile ha conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie e che...l'anno seguente il loro matrimonio è risultata compatibile per potergli donare un rene e salvargli la vita. Oggi sono passati 8 anni, lui è completamente cieco, loro si amano come il primo giorno. Vedi? Ciascuno di noi sfiora le persone che vanno sfiorate, ci vogliono pure quelle a costituir la brezza della vita, ma incrocia le persone che lasceranno un'impronta sul suo cuore.
    Io ho avuto la fotuna di avere molte impronte sul mio cuore, una delle quali è la più preziosa e ... sei tu!
    mg

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