giovedì 16 febbraio 2012
Ho sempre amato.
Lo vedere questo inverno? Sembra non volersene andare più. "Passerà,lo sai."
Passerà tutto: le stagioni, il tempo, la luna sorgerà ancora in miliardo e più di volte, le nuvole ritorneranno a piangere sui miei panni appena stesi e ritorneremo a brindare. Che aspettate? Brindate. Brindate che mi si è ormai raffreddata la cena e non riesco a smettere di ridere nervosamente come faccio ai funerali. Sì, forse non sapete che io, ai funerali rido.
Forse non avete mai capito niente di me.
Ciao, oggi è giovedì, ho i capelli messi male, mi sono già puntata il mascara in un occhio stamani, facendoli così arrossare entrambi. Nessun problema nessuno lo noterà dal momento che lo sono già per motivi esterni... Oggi è giovedì e magari scrivo un po' di me. Sono quella che quando aveva sette anni finiva sempre col cadere da cavallo enometro piangeva mai. Sono Alice, quella che ora ha pianto mie volte per i suoi errori, quella che dietro ad ogni gesto nasconde mille parole.
Volevo imparare a ballare, ma poi ho preferito la scrittura. Amo cantare sotto la doccia, mentre faccio odine nella mia caotica vita, e amo cucinare (questo lo faccio di gran lunga in modo migliore). Qualcuno un giorno mi disse di amar come cucino e cucinare come amo: l'ho sempre fatto. Anche quando tremendamente complicato, difficoltoso o mi mancavano gli ingredienti, e non intendo per cucinare.
Non ho mai rinunciato a vivere, anche a costo di morire. Intendo dire che non ho la benché minima intenzione di inciampare in una vita comoda, mediocre. Non ho mai accettato di tacere e stare a guardare il mondo giocare a scacchi con i sentimenti e l bugie.
Sono musica sperimentale, fogli accartocciati e bic consumate, Baudelaire, Dickinson e Oscar Wilde; sono camicie a quadri, zucchero, tatuaggi, caffè e sigarette. Sono un groviglio di emozioni mal nascoste e capelli neri.
Sono, sono e alla don non sono niente. Un niente diverso dagli altri; un niente che si nasconde e si aggrappa alle spalle delle persone che gli sono rimaste accanto senza un motivo particolare. Quelle persone che sono rimaste accanto a questo danno che cammina inciampando ogni tre passi. Sono un niente un po' bello e un po' brutto, che ancora oggi splende, sole o meno.
Splende se lo guard(i)ate e che se gli fa(i)te un mezzo sorriso ricambia sempre.
Se dovessi fare una lista delle parole che mi rappresentano, riscriverei un'intera edizione di un pesante e noioso dizionario... Ma l'ordine non è il mio forte... "Illusa", forse "delusa", "egoista",gelosa" dei miei ricordi e rancori; sono anche questo. Eppure, non odio mai.
Non odio mai perché se lo facessi, dovrei poi ammettere d'aver amato.
Ho sempre amato. Ho amato tanto quanto amore non ho mai ricevuto quando avevo bisogno solo di un po' d'affetto.
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