Domenica 10 novembre 2013, ore 14 - Quinta lettera
Sei sveglio ? Sei vivo o stai solo
respirando ? Potresti farmi la stessa domanda, vero.
Forse senti di essere vivo dalle ammaccature
di ieri notte, grazie ancora. Sì, io ti ringrazio, abituati all’idea che so non
piacerti particolarmente. Ti ringrazio, quando provo uno slancio di profonda
riconoscenza, e ti odio, quando fomenti il caos che mi scateni dentro, impedendomi
di stringere i pugni per cercare di contenerlo, e ricordandomi che i nostri
segreti sono sempre più piccoli di quanto crediamo. Così, mi hai convinta a
lasciarmi andare quando, tra tutta quell’odiosa
gente, mi hai preso la mano. Accidenti, mi va perfino il caffé di traverso solo
a pensarci.
Dimmi, ora, però, come la mettiamo ? È
così piccolo, questo, di segreto ?! Andiamo, sii sincero, dal momento che
eri stato tu, a dirmi che dovevo liberarmi dai sensi di colpa : sono
inutili. Eppure, non posso fare a meno di sentire il mio stomaco contorcersi, e
ancora non so cosa mi sia successo : per un momento, il cuore si è gonfiato
e il sangue ha inondato vaste zone del mio cervello. Cos’é successo ?
Ricordo di averti visto e neppure riconosciuto : sei arrivato nell’esatto momento
in cui ero allo stremo delle forze, e non ti ho pensato più. Così, sono rimasta
lì, basita, e non so esattamentocosa abbia sentito… Una grande stanchezza,
questo sì, anche paura, spavento e terrore, però. Perché pensavo finalmente di
potermi abituare all’idea di dimenticarti : ibernarti in un luogo discosto
della mia mente, insieme ai petardi della mia rabbia adolescenziale inesplosi.
Dove potrò trovare le forze per sopportare i dolori del disgelo, ora ?

Che cazzo, A., siamo vivi o stiamo solo respirando ?!
Nessun commento:
Posta un commento